CADUTI DEL MARE
Dallo spettacolo
VIAGGIARE || MIGRARE
Premio Ilaria Alpi 2013
CADUTI DEL MARE
di Lorenzo Kruger
Da piccolo mi chiedevo perché il monumento sul lungomare del mio paese fosse intitolato “ai caduti del mare” e non “nel mare”.
Allora perchè non scendere “del letto”, o buttarsi “del tetto”? E poi chi erano? Come ci erano caduti “del” mare?
Mi dissero che erano marinai caduti in guerra. Caduti “della guerra” vorrai dire..
Vabbhe fatto stà che quel monumento c’è ancora. Anzi, quel monumento che ci ancora al ricordo dei caduti del mare è un’ancora.
Un’ancora che ci ancora ancora. Ai caduti..
Ma le cadute invece? Quelle no? Il monumento alle cadute non ce lo abbiamo..?
Le cascate in mare.. Le cascate “del” mare, pardon! Ma quelle non esistono. Al limite le cascate sul fiume. Ma sono un’altra cosa.
Quindi i caduti del mare esistono solo se esiste la guerra? No, la gente cade in mare anche in altri periodi.
Una volta per esempio sul nostro lungomare c’era un pericoloso rettilineo prima del porto canale
e qualcuno che arrivava forte ci finiva dentro con la macchina.
Ma a quelli bisognerebbe intitolare un monumento ai caduti nel porto, anzi “del” porto.
Al bar del porto ho chiesto: mi porta del porto? Non lo abbiamo. Non lo avete?? La prossima volta che vengo al porto mi porto del porto.
Seee! Così poi ti ubriachi e caschi con la macchina nel canale e il tuo nome finisce sulla targa del monumento ai caduti del porto.
Meglio di no. Poi in mare è sempre meglio caderci da una barca, o direttamente con tutta la barca anche.
No perché se c’è molta gente che si deve buttare poi si creano le file. C’ero prima io, no devo morire prima io, no ma si figuri.
Prego si ammari prima lei. Mi ammaro? Ma se mi ammaro devo andare dal dottole? E ovviamente la medicina sarà ammara.
Lei si ammari intanto che poi vediamo. Ma come si fa? Guardi come fanno quelli laggiù. Chi gli immigrati? No gli emigrati.
Senta, l’emigrato e l’immigrato sono la stessa persona vista da due luoghi diversi.
Oppure due persone diverse viste dallo stesso luogo.
In questo secondo caso, di solito,
il primo è un giovane senza speranze che se ne va, il secondo è un giovane senza speranze che arriva.
Come perchè? Ma non lo sapeva che questo è il paese dei cervelli in figa? Ah Non gliene frega un cazzo.. Culo tette? Se le rifaccia.
E si rifaccia la faccia visto che c’è. Questo è il paese dei cervelli in figa, è importante che le lei appaia.
E poi se appaia non morde. Uno si deve adattare quando va in un altro paese.
Qui non puo dire burka, qui si dice urka, o urka boia anche. Insomma se vede qualcosa che la stupisce non puo dire “burka che bello!”
È importante sapersi adattare. Guardi mia cugina.
È andata in Francia con Gino Pari, aveva la frangia e sembrava Pari Gina.
Questione di usi e costumi. Li usi i costumi? No perché sennò li metto via. E poi se cadiamo in mare e non abbiamo i costumi?
Ci faranno un monumento ai ca-nudi nel mare.. Ah scusa, ai canudi “del” mare.
Nudi è meglio, non si può mentire. Si dice pure: La nuda verità! Non si è mai sentito dire di una verità in costume, o in pareo.
Il pareo confesso intendo, quello che lecca la rana, no bacia la raganella, no anzi sputa il rospo.
Dai sputa il rospo, ammettilo: la verità si può travestire ma l’abito non fa il monaco,
come diceva San Dalo il santo protettore dei piedi. Quindi è inutile spendere soldi in vestiti.
Anche perché o sono spesi o sono investiti, se sono investiti non li puoi spendere. Ma allora se non siamo i nostri vestiti cosa siamo?
Siamo quello che mangiamo! Grida un tipo al bar del porto mentre beve del porto.
Va bene. Ma se uno è una testa di cazzo, cos’è che ha mangiato?
Io per esempio ieri sera ho mangiato del castrato…. whey! non facciamo scherzi!
E se uno è a digiuno? E se otto è a digiotto?
Il corpo non mente, infatti, o è il corpo o è la mente.
Si ma la mente non galleggia, mentre un corpo immerso in un fluido riceve una spinta verticale dal basso verso l’alto, uguale per intensità al peso del volume del fluido spostato…
Ma questa regola non vale per i corpi che stanno cercando la verità, quelli devono andare a fondo.
Bisogna andare a fondo per trovare la verità, e forse i canudi, i caduti, insomma, LORO cercavano soltanto la verità.
E se magari l’avessero trovata laggiù in fondo al mare, e quella verità che hanno visto gli ha fatto una gran paura e gli sono venuti a tutti i capelli bianchi dalla paura???
Ok, ok, Si vabbè ho capito, faremo il monumento ai canuti nel mare.. Aaaaaahhh ancora!!!! Si scusa, i canuti del mare.